La Gelmini sta facendo del suo meglio per arrivare prima nella classifica dei peggiori ministri dell'istruzione della Repubblica italiana.
Così, per farlo, è lei che stila una classifica, quella delle università per stabilire le più virtuose e quindi mertitevoli dei soldi dello stato.
Poco chiari i criteri (link ad un post da leggere) sui quali è basata questa classifica.
Molto evidenti invece gli intenti del ministero su suggerimento e mandato del governo.
Affossare quelle Università pubbliche e grandi in numeri di accoglienza di iscritti che sono rimaste e di conseguenza sostenere implicitamente le Università private, che così ricadranno come scelta dei futuri studenti. A meno chè, ad esempio, non ci sia qualcuno interessato all'università di Trento (visto che è la più virtuosa) per dare vita ad un esodo di studenti da tutta Italia che si iscrivanio li.
Università di Trento che non si spiega come mai in questa classifica è prima mentre non compare in alcuna classifica internazionale tra la prime cento più importanti università e invece, in queste, ci compaiono università che nella mente della Gelmini sono meno virtuose.
Ora va bene combattere gli sprechi ma penalizzare quelle università che si cimentano nella ricerca con tutti i rischi della precarietà di chi la pratica, è assurdo, a fronte di un privilegio delle uiniversità che in termini economici sono in attivo ma che non fanno molti investimenti perchè università medio-piccole.
Insomma un'altra manovra per giustificare tagli tagli e tagli all'istruzione e alla ricerca che altrimenti sarebberro ingiustificati.
1 commento:
mariastella gelmini é un'idiota patentata che fa quel che gli é chiesto, ma io non la condanno del tutto. L'economia berlusconiana é pericolosa. Purtroppo Berlusconi é un cazzaro e le spara grosse. Quelle rare volte che cerca poi di mantenere, é palpabile il fatto che non sa cosa fa e non ha una minima idea di come avvicinarsi vagamente alle cifre e le idee che partorisce la sua idea malata. Le università virtuose sono una strunzat, ma é vero che il ministero dell'istruzione si é visto tagliato TANTISSIMI fondi. Come i Comuni che all'improvviso si sono visti senza l'ICI nelle entrate. E' facile fà 'o brillante ccu 'e solde e ll'ate.
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