Il ministro Matteoli, stizzito dalle critiche al ponte scaturite dopo l'alluvione di Messina, risponde: "Ma che c'entra il ponte adesso?"
Probabilmente non è la causa delle frane visto che non è stato ancora avviato alcun lavoro e relativo cantiere.
Ma quello che ha sapeiente evitato di sentire, facendo orecchio da mercante, è che le cause sono monetarie. I soldi che si investiranno per il ponte sullo stretto, miliardi di euro, appannaggio di una sola appaltatrice, la solita Impregilo, anzichè essere spesi per una grande opera, secondo me fine a se stessa, della quale beneficerà, se ne beneficerà, una o due città, avrebbero potuto essere spesi per porre rimedio a quelle situazioni ambientali pericolose (delle quali sapevano, visto che "lo avevano previsto"), o alla sistemazione di tratte ferroviare e/o stradali esistenti o incomplete. Manovra tramite la quale avrebbero potuto beneficiarne molti più territori.
Ah già, dimenticavo, questo non ha un ritorno economico ma solo la gratitudine dei cittadini, e di quella, si sa, ve ne disinteressate completamente!
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