22 ottobre 2009

Cittadini Antifascisti occupano la BBC per protesta



Protesta antifascista davanti alla BBC

In un Paese democratico, le televisioni pubbliche per rispettare il diritto di espressione sono solite invitare i rappresentanti politici più disparati.
Avviene anche, in un Paese come si deve però, che i cittadini, che sono lo Stato, difendono il loro onore e non permettono che persone lontane dai principi democratici possano avere spazio nel loro Paese.
La BBC si è permessa di invitare per un question time il presidente del BNP, un partito fascista britannico.
Non appena è stata appresa la notizia, subito si sono attivati dei cittadini in una protesta antifascista davanti allo studio di trasmissione della emitente britannica.
La manifestazione è nata come pacifiscta e in un primo momento gli attivisti si sono adoperati nel bloccare gli accessi stradali che portavano agli studi televisivi per ritardare e far annullare l'intervista.
Man mano che la gente aumentava e che la BBC sembrava non annullare il question time, un gruppo di manifestanti ha deciso di invadere gli studi per occuparli e impedire al rappresentate fascista e ai giornalisti di fare l'intervista.

In un Paese democratico antifascista come si deve è avvenuto questo, anche se alla fine l'intervista è stata fatta lo stesso e la polizia ha arrestato dei manifestanti per disordine pubblico. Almeno ci hanno provato e si sono fatti sentire.

In una paese democratico come l'Italia non solo avvengono di frequente partecipazioni televisive molto, ma molto discutibili  ma, per di più, insurrezioni popolari dell'esempio britannico non se ne vedono manco per l'anticamera dell'inferno. Anzi, si è permesso a certa gentaglia di dominare nel campo politico cosi tanto da permettere nel paese un ritorno (e un'accentuazione) ad atteggiamenti fascisti, razzisti, sessisti, xenofobi, omofobi e di stampo mafioso (inteso come atteggiamento). Dominio politico che si è tramutato in un dominio di pensiero che peraltro rende difficile un ritorno alla sollevazione popolare perchè, dinanzi a una protesta o a una manifestazione "contro", i politici che rappresentano oggi il governo sentono di avere un consenso tale che li porta a sbeffeggiarsene, ad etichettare questi come una minoranza appartenente sempre ad una solita parte politica estremista che vuole il colpo di stato.
Cioè non solo questi governano con metodi antidemocratici ma riescono a farsi passare pure per vittime, se gli vai contro. Un esempio con una notizia del giorno.

In un paese democratico come l'Italia, questo ed altro.....

Perciò la resistenza deve essere continua!

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