Ne scrissi qualche riga incredulo e stupito quando accadde prendendomela con il fatto che nell'era in cui viviamo non si riescano a evitare questi disastri. Ma stavo per dimenticare, come rimprovera LadyT agli italiani dal suo blog. Grazie per aver risollevato la questione e evidenziato uno dei problemi di questa Italia.
Ore 23, 54 del 29-giugno- 2009. Viareggio. Esplode un vagone carico di Gpl, è l'inferno. Una strage. 31 vittime ed una città violentata.
Da subito, come da tradizione italica, partono gli scaricabarile.
Un pò di cose sono e restano chiare: quel treno andava revisionato, quel treno era difettoso, la sicurezza (umana) è stata svenduta in nome del profitto.
29-settembre-2009
A tre mesi, nessun indagato, nessuna verità, nessuna giustizia.31 vittime innocenti e famiglie sfollate.
E il "popolo italico" non colpito direttamente, non solo non si rivolta, ma non ricorda e nemmeno ne parla...e, non-se-ne-stupisce. Tutto normale, càpita.
Quando si renderà conto che oggi non si può più andare a dormire tranquilli, e non per "fatalità" ma per colpa del suo stato e del sistema, sarà troppo tardi.
Il dolore si prova o meno, ma chiedere verità e giustizia è un dovere e un diritto.
Nel frattempo un po' di treni sono deragliati in giro per l'Italia, uno nella stessa Toscana, con le stesse modalità. Treno merci, stavolta con merce ordinaria, al quale si spacca un asse.
Un treno è finito in un giardino a Milano, ma a quanto pare, se non tocca personalmente, non conta. E con questo alibi, possono continuare ad ammazzarci e a guadagnare.
31 vittime chiedono memoria, chiedono verità, chiedono giustizia.Una città chiede memoria, verità e giustizia. L'Italia intera non lo so, ma pare più interessata al campionato. Ovviamente, spero di sbagliarmi.
Questo blog, per quanto piccolo e inutile, chiede verità, chiede giustizia e la memoria la farà ad oltranza.
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