Questo post è da tempo che era in era in coda, è pronto ed è suddiviso nelle seguenti parti:
1) L’oggetto
E' già scritto nel titolo. Per chi non sapesse di cosa sto parlando, questo post sarà tutt'altro che superfluo se interessano i progetti di scrittura che nascono nel web e vengono realizzati attraverso il web; per chi lo sapesse già, troverà un po' di elogi e pubblicità oltre ad un mio piccolo tributo che non si è tradotto in CONtributo all'oggetto in questione per i motivi spiegati nello stesso.
2) Il movente
L’unico spazio virtuale che ho a disposizione è questo blog e per qualcosa va sfruttato, meglio se per una buona. Ho scritto questo post perché i progetti di cui si parla mi interessano. Purtroppo non sono riuscito a partecipare ma nonostante questo ho seguito entrambi con entusiasmo e mi son piaciuti, quindi…
3) La premessa
In principio era il Many, blogger presso Barabba, al quale nel febbraio 2010 viene l'idea di sfruttare i contatti sul proprio feed invitandoli a partecipare ad un progetto da preparare in occasione della Festa della Liberazione dell’imminente 25 Aprile: il progetto è Schegge di Liberazione, il tema la Resistenza; i contributi da consegnare sono storie, racconti, aneddoti, disegni sull'argomento; il risultato è un e-book che viene presentato per la prima volta a Carpi, il 25 Aprile, attraverso una lettura dal vivo. Il successo è tale che da quella data seguono numerose repliche (leggasi "letture") in altre città e anche in trasmissioni radiofoniche:
“È stato un successo. Senza che muovessimo un dito ci han chiamati a leggerlo a Bologna in un festival di culture antifasciste, in radio, sempre a Bologna, poi hanno appeso i racconti in una villa di Mestre e l’abbiamo letto a Milano, a novembre dobbiamo andare ancora a Bologna, a Perugia e a Venezia, e a Roma (pensa te, a Roma) a dicembre… insomma, un ebook e un tour, proprio come per i libri veri, quelli di carta.” (cit.).
Questa premessa era doverosa sia per fare un'adeguata presentazione dei soggetti in campo e sottolinearne la caratura, sia per elogiare quest’altra iniziativa (quella da cui il resto ha avuto inizio) e farla conoscere a coloro che approderanno su questa landa desolata del mio blog ignorandone ancora l’esistenza.
4) La sfiga
Successivamente, Carpi sembra affermarsi come il centro del mondo e in Settembre viene fissato il "Festival della Filosofia" che ha per tema la Fortuna. Per l'occcasione, al Many vien l'idea di ri-mobilitare la schiera di followers e fargli accettare la "sfida" di preparare un elaborato o un disegno sul tema della fortuna anzi, per la precisione, della "sfiga": infatti il motto diventa: "accettate la sfiga".
Allora parte questo nuovo progetto di fare un nuovo e-book che avrebbe preso il nome di "Cronache di una sorte annunciata". Siccome il tema era per l'appunto la sfiga, allora mi son detto che questa volta avrei potuto partecipare con un mio contributo, perchè su di me l'argomento cadeva proprio a fagiolo e per di più non ero arrivato tardi come quell'altro lavoro sulla resistenza del quale seppi dell'esistenza in pratica dopo la scadenza per inviare i contributi.
Cadeva proprio a fagiolo perchè, giusto per rendere l'idea, se uno studioso della sfiga volesse osservare gli effetti che questa ha nella vita di una persona, avrebbe potuto scrivere in pratica la mia biografia perchè di essa sono una cavia inconsapevole.
Così il progetto parte, vengono stabilite le date di consegna ed il continuo esortare del capo Many, che assume il tono tipico del gerarca sadico dei marines nei film in cui è il cattivo che non si redime, ha scandito le settimane, i giorni, le ore e i minuti prima della data di consegna (utilizzando per altro il metodo ormai riconosciuto dagli studiosi come "regola squonkiana" che prende appunto il nome dal fondatore, l'illustre Sir Squonk)
Quindi, dopo aver appreso in estate le date di consegna, mi dico che c'è tempo e che magari mi ci potevo impegnare in un secondo momento (il solito pesaculo rimandatario). Il tempo però passa, è inesorabile, e non ti chiede se te ne serve altro eh, e magari quando non te ne serve te ne da un po' non richiesto, di quel tempo che proprio tu non vedi l'ora che passi.
Ah, il tempo...
Altro bastardo, quello. Anche su di esso si potrebbero fare trattati o finire a parlare del meteo.
Tornando alla Fortuna.
Il tempo passava, ma io mi dicevo che comunque l'argomento da trattare basato sulla sfiga lo avrei trovato facilmente dato che, come accennato prima con quel fatto del biografo, sarebbe bastato attingere dalla mia vita, dalla mia quotidianità, perchè con la sfiga son costretto a farci i conti quasi tutti i giorni (e quel quasi è perchè certi giorni non me ne accorgo, ma il suo zampino c'è sempre).
Mancava poco. Mancava poco e non stavo a niente perchè il tempo l'ho dovuto impiegare in altro, ed è una scusa solo in parte: esami all'università (perchè in estate c'è la "sessione estiva"), la voglia di svago, il mare, le ragazze che mi rifilano due di picche come se c'avessero un'infinità doppioni di quella carta lì, lo struggimento per l'amore non corrisposto.
Ecco, si potrebbe dire che gli argomenti ci fossero proprio tutti. Avrei potuto parlarne per giorni, di quei giorni. Purtroppo ho a che fare con una mente un po' labile e stronza: su molte cose ci passo sopra tendendo a dimenticarle, cose che forse avrei bisogno di ricordare e non di rimuovere perchè fanno comunque esperienza; altre cose che vorrei sparissero via dalla mia mente, che vorrei scacciarle, si ripresentano quasi ciclicamente e sembra che io non abbia alcun potere su di loro se non quello di assecondare, far finta di niente e sperare che passino e che se ne vadano via il più presto possibile.
In più, dato il coinvolgimento emotivo che fa la sua parte, non mi riesce di raccontare bene queste vicende anche se sarebbe bastato delinearle per evidenziare il senso di quello che rappresentavano. Un' altra discriminante da tenere in conto era che mentre le vivevo non stavo pensando a "adesso sto attento così poi c'ho lo spunto per le cronache di una sorte annunciata".
Allora solo successivamente trovai la soluzione: mancava una settimana alla scadenza, il Many stava tormentando la blogosfera con il suo HOP HOP HOP, che i primi giorni era solo un semplice hop hop hop, e io decido che in quella settimana avrei osservato i minimi particolari, dettagli, segni che la sfiga avrebbe lasciato in giro per poi metterli nel mio elaborato.
In quei giorni successe l'irreparabile: sembrava che tutto stesse cominciando ad andare meravigliosamente bene: avevo due esami dove c'erano una cinquantina di studenti per ognuno ad aspettare il proprio turno e io sono stato sempre tra i primi ad entrare evitando ore estenuanti di attesa; i suddetti esami sono andati benissimo e i professori non avevano intenzione di aggiungere altre domande che riguardassero magari le parti del libro non lette e che "speravo" tanto non mi chiedessero perchè non avrei saputo rispondere; la ragazza che mi piaceva aveva finalmente accettato la mia proposta di uscire: qualcuno si stava evidentemente prendendo gioco di me e si può intuire facilmente di chi sto parlando.
Ma essa, quella di cui sto parlando, stava già pronta per presentarmi il conto anzi, subdola com'è, si può dire che lo avesse già fatto: mi aveva tolto gli spunti e l'ispirazione nel momento cruciale impedendomi di scrivere qualcosa per l'e-book.
1 commento:
ahah. grande!
grazie, ti delego immediatamente per il prossimo discorso pubblico.
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