Con una sentenza la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo vieta il crocefisso nelle classi di scuola pubblica.
Passi avanti per la laicità. La cosa che fa riflettere è che questo genere di cose viene stabilito dall'Europa quando potrebbe essere fatto dall'Italia.
Invece il governo italiano non solo non sfrutta l'occasione, ma presenta ricorso alla sentenza. Se questo ricorso non sarà accolto dalla Corte Europea, la sentenza diventerà definitiva in tre mesi dalla sua emissione.
Qui le reazioni dei politicanti italiani.
Io ricordo che il crocifisso della mia classe di liceo, lo togliemmo e lo mettemmo in un cassetto della cattedra.
Nessuna protesta, nè dei professori, nè dei dirigenti scolastici, che forse nemmeno lo sapevano e tantomeno credo siano stati informati dai professori. Per di più, siccome era rimasta la sagoma del crocefisso sul muro, dovuta al fatto che intorno la pittura era sbiadita tranne che lì, ci scrivemmo accanto, in un'ondata di ironia, alcune frasi (non offensive comunque) tra le quali spiccavano: "torno subito" o "vado a comprare le sigarette" o ancora "non ce la facevo più" in dialetto nostrano che suonava meglio.
Credo comunque che la blogger Marissa abbia vissuto un momento più esilarante riguardo la permanenza del crocefisso in classe. E tra l'altro condivido l'introduzione all'argomento del suo post.
2 commenti:
Spero che qualche preside decida prima o poi di far levare i crocifissi dalla sua scuola. Sarebbe un bel segnale.
l'italia é uno stato laico? mentre la chiesa si arroga il diritto di dire no alla religione musulmana o difende il crocefisso?
l'italia non é uno stato laico, chiesa e partiti non vogliono che lo sia.
stiamo indietro, anni indietro.
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